Il fondo dei mari è attraversato da infrastrutture energetiche e delle telecomunicazioni, è il luogo in cui coesistono sistemi di sicurezza e risorse minerarie (basti pensare alle sole terre rare fondamentali nella transizione energetica) e in cui si sviluppa quella ormai nota come “economia blu”. È un ambiente strategico, per la cui protezione è necessaria una capacità militare. È la dimensione del dominio subacqueo, il tema principale del numero doppio del quadrimestrale di Start Magazine.
Centoventi pagine di analisi, interviste, approfondimenti, un numero speciale che mette insieme la realtà dell’universo sottomarino e il destino dell’Europa, che si appresta a vivere un voto spartiacque nel pieno di una crisi dalle molte facce.
Il dominio subacqueo è la nuova frontiera della sicurezza globale, e una volta tanto l’Italia prova a incamminarsi per prima e a indicare la strada a partner europei e alleati occidentali. A La Spezia è stato inaugurato alla fine dello scorso anno il Polo nazionale della dimensione subacquea, con l’obiettivo di fare finalmente sistema e radunare in un unico hub il meglio delle intelligenze nazionali: la Marina militare, le teste d’uovo delle fondazioni, i manager delle aziende del settore. La scatola c’è, i buoni propositi pure. Per darle continuità saranno necessarie molte risorse finanziarie, cornici legislative adeguate e una volontà politica stabile, che vada oltre i colori dei futuri governi del Paese.
Start Magazine affronta il tema attraverso saggi e interventi di esperti nazionali e internazionali, e interviste ai protagonisti di questa nuova sfida. Dal ministro per le Politiche del mare Nello Musumeci fino ad analisti e studiosi di strategia, geopolitica, logistica, la rivista offre al lettore un primo e ampio strumento di informazione su un tema decisivo per una penisola come l’Italia immersa nel mare.
Agli articoli che compongono la parte sul dominio sottomarino si affianca un’altrettanto ampia sezione sul futuro dell’Europa, il cui destino è anche legato al voto di milioni di elettori nel prossimo giugno. Tra i diversi argomenti trattati, le urgenti sfide della difesa e della sicurezza militare sono il ponte di collegamento tra le due parti della rivista. La casa europea è un edificio nel quale si alternano contrastanti entusiasmi e delusioni: le speranze di nuove politiche economiche suscitate dai programmi post pandemia e gli affanni competitivi delle nostre aziende, le difese dei diritti (compresi quelli dell’era digitale) e le tendenze autoritarie di Paesi membri emersi solo pochi anni fa dal grande freddo del totalitarismo, le pressioni migratorie e il declino demografico con l’appendice della carenza di manodopera, le aspettative di politiche ambientali che contrastino i cambiamenti climatici e le difficoltà di strategie che diventano impopolari per eccesso di ideologia.
Le prossime elezioni di giugno sono l’occasione giusta per fare anche il punto sullo stato dell’Unione (Europea) attraverso opinioni e punti di vista plurali e originali. Come tradizione di questa rivista, che non propaga certezze, ma semina dubbi e interrogativi.
“La nuova Atlantide. L’Italia e la sfida del dominio subacqueo” è consultabile qui.