“E’ importante sottolineare l’unità di intenti anche da parte di Paesi frugali, che hanno di fatto aperto alla possibilità di dotare l’Europa di strumenti di debito comune o di utilizzo di fondi disponibili allo stato attuale”, così Michele Guerriero, direttore editoriale di Start Magazine, intervenendo a Prima dell’Alba, su Rai Radio1, ha commentato l’accordo raggiunto nella notte a Bruxelles su price cap e acquisti comuni di gas, con 40 miliardi a sostegno di piccole, medie e grandi imprese.
“Sicuramente i 40 miliardi saranno del tutto insufficienti – continua Guerriero – la sola Italia ne ha spesi 60, e la Germania ne ha promessi di stanziare circa 200, ma la possibilità di fare altro debito pubblico e il fatto che, come detto da von der Leyen, si creerà una nuova roadmap, che darà alla Commissione la possibilità di utilizzare nuovi strumenti, ci fa ben sperare”.
“Il tema energetico è profondamente un tema politico: storicamente, l’Unione europea e la Comunità economica europea nascono come comunità anche sull’energia: la prima riflessione da fare, dunque, è che la storia ritorna”, chiosa Guerriero, aggiungendo: “Si è scoperto, comunque, in questi mesi che alcuni Paesi avessero una strada molto meglio concertata rispetto ad altri Paesi”.