“L’Europa ha sbagliato a costruire, negli anni, una dipendenza così forte dalla Russia per il gas. Mosca vale, da sola, circa il 40% del totale delle importazioni a livello comunitario. Ora siamo vulnerabili a un’interruzione delle forniture. Avremmo invece dovuto lavorare sulla diversificazione dei fornitori e delle fonti. Nell’eventualità di una crisi energetica, il governo italiano ha contattato gli operatori delle centrali a carbone per valutare la riattivazione degli impianti in caso di azzeramento dei flussi di gas russo; nell’immediato, è l’unica soluzione”. Lo ha detto Marco Dell’Aguzzo, redattore di Start Magazine, intervenendo a Filo Diretto per l’Ucraina, programma condotto da Giorgia Rombolà e Roberto Vicaretti, su Rainews24.
Quale, invece, l’esposizione sul fronte finanziario? “Le principali banche italiane – ha aggiunto Dell’Aguzzo – sono molto attive in Russia; l’esposizione c’è, anche se, rispetto ai valori complessivi, non è altissima. Difficile giudicare l’impatto economico. La posizione di questi istituti è di attendismo: prima di agire, aspettano di vedere l’evoluzione del contesto generale”.